Il mandato di studio in parallelo (MSP) e le relative risultanze, la procedura di consultazione pubblica, comprensiva della mostra dei risultati dell’MSP e del sondaggio tra la popolazione, gli approfondimenti tecnici e l’esito dell’esame preliminare da parte del Dipartimento cantonale del territorio, sono stati alla base dell’allestimento della variante pianificatoria del Piano particolareggiato del nuovo Quartiere Officine (PP-QO), che viene ora sottoposta all’adozione del Consiglio Comunale e, successivamente, all’approvazione da parte del Consiglio di Stato.
Riassuntivamente essa infine prevede:
la suddivisione in tre fasce lungo l’asse longitudinale dell’area. Nelle fasce esterne si concentrano le edificazioni con un mix funzionale adeguato e flessibile, con abitazioni anche nella forma cooperativa e la possibilità di contenuti formativi verso viale Officina, rispettivamente il Parco tecnologico e attività di formazione superiore in quella cantonale verso la ferrovia, mentre nella fascia centrale è collocato un grande spazio pubblico, l’Almenda, con funzione ambientale e sociale;
l’obbligo di concorsi di architettura per la progettazione delle nuove edificazioni di tutti i lotti, nel rispetto degli Standard Costruzioni Sostenibili Svizzera (SNBS);
il mantenimento e la valorizzazione della Cattedrale, che fungerà da polo attrattore con contenuti di carattere culturale, sociale e commerciale con la creazione di sinergie con il grande spazio pubblico verso cui si affaccia, oltre alla protezione e valorizzazione di quattro ulteriori edifici storici esistenti;
la rivitalizzazione di un corso d’acqua, attualmente intubato, che scende dal pendio di Daro, ponendolo a cielo aperto nello spazio pubblico centrale dell’Almenda;
l’applicazione di ulteriori fattori di riduzione per il calcolo del fabbisogno dei posteggi per automobili, ora variabile, a seconda dei contenuti che verranno concretamente realizzati, complessivamente tra 488 e 520 e l’obbligo di realizzare il fabbisogno di posteggi per bicilette per ogni lotto;
la rinuncia a fonti fossili per il riscaldamento, l’obbligo di predisposizione alla mobilità elettrica, l’integrazione in ogni lotto di un concetto di recupero del calore di scarto che includa per esempio il calore residuo da raffrescamento e il calore delle acque di scarico e l’obiettivo di coprire in loco il fabbisogno elettrico, in particolare grazie alla copertura dei tetti con pannelli fotovoltaici;
la definizione di una zona di mantenimento degli edifici esistenti (ZM) in corrispondenza dell’area a ridosso della scarpata ferroviaria, su cui era prevista la realizzazione di lotti con nuove edificazioni di proprietà delle FFS, posticipando la pianificazione di ulteriori edificazioni e contenuti a una futura variante di PR;
la rinuncia alla pianificazione del comparto di Pedemonte, attualmente ancora inserito in zona ferroviaria;
l’istituzione di una Commissione consultiva con il compito di verifica e supporto per lo sviluppo del PP-QO conformemente agli obiettivi qualitativi posti.
Fase attuale PP-QO
Destinazioni PP-QO
Gli edifici e gli elementi illustrati nelle tavole servono unicamente per fornire una percezione indicativa del progetto e non vanno quindi interpretati come soluzioni definitive. Sarà la nuova base pianificatoria che determinerà i parametri edificatori sulla base dei quali poi sviluppare dei progetti architettonici tramite concorsi d’architettura.
Destinazioni PP-QO
Visioni indicative
Gli edifici e gli elementi illustrati nelle tavole servono unicamente per fornire una percezione indicativa del progetto e non vanno quindi interpretati come soluzioni definitive. Sarà la nuova base pianificatoria che determinerà i parametri edificatori sulla base dei quali poi sviluppare dei progetti architettonici tramite concorsi d’architettura.